nei tramonti d'aprile, caro amore
quando il sole si uccide oltre le onde
puoi sentire piangere e gridare
anche il vento ed il mare.
Caro amore
così un uomo piange, caro amore
al sole, al vento e ai verdi anni
che cantando se ne vanno
dopo il mattino di maggio
quando sono venuti
e quando scalzi
e con gli occhi ridenti
sulla sabbia scrivevamo contenti
le più ingenue parole.
Caro amore
i fiori dell'altr'anno, caro amore,
son sfioriti e mai più
rifioriranno
e nei giardini ad ogni inverno
ben più tristi son le foglie.
Caro amore
così un uomo vive, caro amore,
e il sole e il vento e i verdi anni
si rincorrono cantando
verso il novembre a cui
ci van portando
e dove un giorno con un triste sorriso
ci diremo tra le labbra ormai stanche
"eri il mio caro amore".
Fabrizio De Andrè
Faber...sublime!
RispondiEliminaun poeta....
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