Ulisse

sabato, agosto 18, 2012 0 commenti
Nella mia giovinezza ho navigato
lungo le coste dalmate. Isolotti
a fior d'onda emergevano, ove raro
un uccello sostava intento a prede,
coperti d'alghe, scivolosi, al sole 
belli come smeraldi. Quando l'alta
marea e la notte li annullava, vele 
sottovento sbandavano più al largo,
per fuggirne l'insidia. Oggi il mio regno 
è quella terra di nessuno. Il porto
accende ad altri i suoi lumi; me al largo 
sospinge ancora il non domato spirito,
e della vita il doloroso amore.


Umberto Saba

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