Rubai

giovedì, dicembre 03, 2020 0 commenti


È l'alba. S'illumina il mondo

come l'acqua che lascia cadere sul fondo

le sue impurità. E sei tu, all'improvviso

tu, mio amore, nel chiarore infinito

di fronte a me.


Giorno d'inverno, senza macchia, trasparente

come vetro. Addentare la polpa candida e sana

d'un frutto. Amarti, mia rosa, somiglia

all'aspirare l'aria in un bosco di pini.


Chi sa, forse non ci ameremmo tanto

se le nostre anime non si vedessero da lontano

non saremmo così vicini, chi sa,

se la sorte non ci avesse divisi.


È così, mio usignolo, tra te e me

c'è solo una differenza di grado:

tu hai le ali e non puoi volare

io ho le mani e non posso pensare.


Finito, dirà un giorno madre Natura

finito di ridere e di piangere

e sarà ancora la vita immensa

che non vede non parla non pensa.


Nâzim Hikmet

Istanbul, 1933

Traduzione di Joyce Lussu




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