S'ode ancora il mare

giovedì, agosto 09, 2012 3 commenti
Già da più notti s'ode ancora il mare,
lieve, su e giù, lungo le sabbie lisce.
Eco d'una voce chiusa nella mente
che risale dal tempo; ed anche questo
lamento assiduo di gabbiani: forse
d'uccelli delle torri, che l'aprile
sospinge verso la pianura. Già
m'eri vicina tu con quella voce;
ed io vorrei che pure a te venisse,
ora di me un'eco di memoria,
come quel buio murmure di mare.


Salvatore Quasimodo

3 commenti:

  1. carmelina maceli11/08/12, 00:57

    bella, profondamente incisiva nella sua essenzialità.

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  2. come non amare Quasimodo? ogni verso sa di dolce amarezza e verità da assaporare. Grazie Antonella :* x il tuo interessante blog

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